Vernasca Silverflag 2019

“A ben guardare il “mito” delle corse è paragonabile a un edificio i cui pilastri portanti hanno nomi leggendari [..] Ma i mattoni, le migliaia di mattoni […] hanno in gran parte nomi privi di risonanza [..] alla guida di vetture [..], molto spesso, per non dire quasi sempre, Fiat”. Per questa edizione della Silver ci siamo lasciati guidare dalle parole di Gianni Cancellieri e la abbiamo dedicata ai modelli del marchio torinese.

Un ritorno alle origini perchè fu proprio una Fiat, nel ‘53, con Giovanni Corazza, a vincere la prima edizione della Castell’Arquato-Vernasca, da cui deriva la Vernasca Silver Flag, prima di passare il testimone, l’anno successivo alla 8V di Giovanni Auricchio.

La Fiat, che nel 2019 festeggia i 120 anni di nascita, è, insomma, il simbolo di una evoluzione, quella dell’automobile, che ha profondamente segnato un Novecento passato di corsa. Un secolo (breve) che si apre con la Mefistofele, imponente e ardita al punto da elevarsi a simbolo di un nuovo positivismo industriale, o con la vittoria, nel ‘22, della 803-403 di Bordino nella prima gara disputata a Monza.. Arrivano gli anni della Mille Miglia e la Fiat è l’anima della gara bresciana. Se guardiamo alle vittorie di categoria nessun marchio ha colto più successi. Auto in corsa e sulle strade dove motorizzano un paese ancora legato ai ritmi lenti della vita agricola. Topolino e Millecento, e poi la Cinquecento – prima della contaminazione con Abarth – sono il simbolo di un passato diventato leggenda, che oggi più che mai – impreziosito dalle memorie degli appassionati e da una eco fortissima anche nella produzione attuale – merita di essere raccontato. Per suscitare emozioni e per soddisfare l’interesse di quanti, a ragione, considerano la Fiat un simbolo dell’Italia e dei nostri tempi, che dal passato – attraverso il presente – proietta l’automobile e ciascuno di noi nel futuro.